Si può viaggiare nel tempo? Ron Mallet sostiene di sì

Si può viaggiare nel tempo? Ron Mallet sostiene di sì

Mallett è nato a Roaring Spring, in Pennsylvania, il 3 marzo 1945 e quando aveva 10 anni suo padre, Boyd Mallett, morì per un infarto. Ispirato dal romanzo di Herbert George Wells La macchina del tempo, Mallett decise che un giorno avrebbe trovato il modo di viaggiare indietro nel tempo per salvare suo padre. Questa idea è diventata un’ossessione che lo ha portato nel 1973 a conseguire il dottorato di ricerca dalla Penn State University e successivamente ad essere premiato per l’eccellenza nell’insegnamento (Graduate Assistant Award for Excellence in Teaching), ma ha da sempre lavorato per realizzare una macchina del tempo. La sua teoria si basa sulle proprietà di un anello laser in accordo con le teorie relativistiche di Einstein. Mallett per primo ha sostenuto che l’anello laser produrrebbe una quantità limitata di frame-dragging (spostamenti laterali) che potrebbe essere misurata sperimentalmente. Nella Teoria generale relativistica di Einstein, materia e energia possono entrambe creare un campo gravitazionale e secondo Mallet questo implicherebbe che l’energia di un fascio di luce può produrre un campo gravitazionale e quindi influenzare lo spazio-tempo. Le ricerche di Mallett considerano che i campi gravitazionali, siano essi deboli o forti, sono prodotti da un singolo coerente e continuo flusso circolare di luce e un neutrone al centro dell’anello laser manifesterebbe il fenomeno frame-dragging o trascinamento del sistema di riferimento inerziale cui appartiene. Da questo Mallet ha dedotto che con un’energia sufficiente l’anello laser potrebbe produrre non solo un frame-dragging, ma anche generare una curva spaziotemporale chiusa di tipo-tempo, che permetterebbe di viaggiare nel passato. Lo scienziato afferma che, poiché la luce condiziona il campo gravitazionale che a sua volta condiziona lo spazio-tempo, anche la luce può interagire con lo spazio-tempo. Mallet ha trovato soluzioni esatte delle equazioni di Einstein per il campo gravitazionale esterno ed interno di un cilindro di luce rotante. Il campo gravitazionale esterno sembrerebbe contenere linee del tempo chiuse. La presenza di linee chiuse del tempo indica la possibilità di viaggiare nel passato. Ciò crea le fondamenta per una macchina del tempo basata su un cilindro di luce rotante.

Mallet ha anche scritto un libro intitolato Time Traveler: A Scientist’s Personal Mission to Make Time Travel a Reality, scritto insieme a Bruce B. Henderson e pubblicato nel 2006. Nel 2008 la società di produzione di Spike Lee ha annunciato l’acquisizione dei diritti cinematografici sul suo libro e intende essere co-sceneggiatore e regista di Time Traveler, adattamento cinematografico delle memorie di Ronald Mallett.

Ancora oggi Mallet sostiene l’esattezza della sua teoria (https://www.futuroprossimo.it/2023/03/ron-mallett-insiste-la-macchina-del-tempo-un-sistema-di-laser-rotanti/) e da molti è considerato un mito. La cosa interessante è che i suoi detrattori sostengono che il viaggio nel tempo non sia possibile in quanto violerebbe il principio di causalità e cioè che gli eventi non possono accadere prima delle loro cause, un principio fondamentale della fisica.

Appunto, il principio di causalità.

Ma chi lo ha detto che è proprio così?

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *