Che effetto fa la sabbia sotto i piedi?

Selma si mosse all’indietro e si diresse verso di lui abbracciandolo di nuovo. Restò così per diversi secondi, stretta a lui, in silenzio e Tom non disse nulla.

«Tom…» disse Selma dopo un po’.

«Dimmi, che cosa succede?»

«Com’è il vento?» chiese Selma. Tom ebbe un fremito. Aveva capito e chiuse gli occhi. «E che effetto fa la sabbia sotto i piedi?» chiese ancora Selma.

«Oh, niente di particolare» rispose Tom.

«Tu sei sempre così… così… tranquillo» disse Selma. «Siamo tutti qui, rinchiusi come topi, senza alcuna via di uscita, senza poter risparmiare, senza poter fare progetti, senza poter sognare. E in mezzo a tutto questo tu te ne stai lì, imperterrito, come se niente fosse» si sistemò meglio nell’abbraccio e lo strinse più forte. «Come fai a non impazzire?» continuò. «A te sembra sempre tutto normale» aggiunse.

«Soffro anche io, come tutti» rispose Tom.

«Quanto durerà ancora? Quanto durerà ancora questo vento?»

Tom rimase per qualche secondo in silenzio fissando il vuoto. «Non lo so» disse poi.

«Credi che riuscirò mai a sdraiarmi sulla spiaggia? Al sole?» disse Selma dopo un po’ e Tom non rispose. «Almeno una volta» continuò Selma «sulla sabbia! Prima di morire!»

Tom chiuse gli occhi.

Come faceva a dirle la verità?

Come faceva?

Allora la strinse fortemente a sé. «Sono sicuro di sì» le disse a bassa voce.

«Posso restare questa notte?» chiese Selma.

Tom annuì. «Certamente.»